Il Carnevale a Roma

Il giovedì grasso inaugura l’inizio del periodo di Carnevale, 7 giorni carichi di colore, allegria, leggerezza, scherzi e soprattutto dolci tipici che tutti amiamo!

Negli ultimi anni purtroppo i festeggiamenti sono venuti meno per salvaguardare la sicurezza di tutti, da quest’anno invece comincia a sentirsi di nuovo la gioia e la voglia di festeggiare con amici, familiari, grandi e piccoli.

Ma a quando risalgono le origini della celebrazione del Carnevale a Roma?

Le origini del Carnevale

Le origini del Carnevale scoprono un argomento complesso perchè punto è un tema che arriva a congiungere il mondo greco e quello romano. La stessa etimologia è incerta: la parola “Carnevale” è sottoposta a molteplici interpretazioni. La più comune sostiene che si tratti della contrazione dell’espressione latina “carnem levare” ovvero “eliminare la carne”, essendo questo l’ultimo giorno in cui era possibile mangiarla prima della Quaresima. Diverso è invece il significato se si segue la linea del “carnualia” che invece richiama il mondo degli antichi giochi campestri.

Il carnevale romano

Roma è sempre stata legata alla ricorrenza del Carnevale: in onore del Dio Saturno gli antichi romani dedicavano intere giornate ai festeggiamenti, al cibo, al divertimento e alla lussuria!

Le pratiche legate ai cosiddetti Saturnali sono sopravvissute nei secoli fino alla Roma papalina e all’Unità d’Italia: la tradizione del Carnevale romano come la conosciamo oggi è un retaggio della cultura pagana e affonda le radici nelle pratiche antiche.

Nella Città Eterna, lungo le vie principali come Via del Corso, per giorni le famiglie nobili mostravano le loro lussuose carrozze, gettando fiori e confetti ai romani o ai forestieri giunti nella Capitale per l’occasione. La sfilata inaugurale rappresentava un vero e proprio corteo trionfale destinato a mostrare il potere del Papa regnante, che spesso era presente in testa al corteo.

I simboli del Carnevale

Il simbolo per eccellenza del Carnevale sono le maschere, il cui significato è quello di rovesciare temporaneamente l’ordine precostituito con lo scopo di prendersi gioco dei potenti o, più in generale, dei vizi umani. Per questo motivo è anche il periodo in cui scherzi e prese in giro sono del tutto lecite.

Un altro simbolo del Carnevale è il lancio dei coriandoli colorati. La loro prima apparizione si conta all’inizio del ‘500: i frutti della pianta del coriandolo venivano rivestiti di zucchero diventando dei confettini profumati perfetti per essere lanciati sulla folla mascherata. La loro produzione però era molto costosa, quindi presto vennero sostituiti da palline create con il seme del coriandolo ricoperto di gesso. I piccoli dischetti di carta che lanciamo ancora oggi sono stati introdotti sul mercato nel 1875.

Frappe, Castagnole e ravioli: i dolci tipici del Carnevale romano

Ogni ricorrenza che si rispetti ha i propri dolci caratteristici. Conoscete quelli che contraddistinguono il Carnevale romano?

I dolci tipici del Carnevale romano

Frappe, sottili e fragranti striscioline ricoperte di zucchero a velo. Oggi c’è la possibilità di scegliere le varianti che più ci piacciono, ad esempio possiamo optare per la frappa fritta oppure anche al forno. Le frappe, inoltre si trovano aromatizzate alla vaniglia, a vari liquori o ricoperte di cioccolato.

Castagnole, tipiche palline di pasta fritta, lievitata e ricoperte di zucchero semolato. Nel tempo anche questo dolce tipico del Carnevale romano ha trovato le sue golose varianti nel ripieno: semplice o ripiena di crema pasticcera, ricotta o cioccolato. Una tira l’altra!

Ravioli, un dolce meno noto di frappe e castagnole ma che merita di essere assaggiato. I ravioli sono dei dolci fritti e ripieni di cioccolato, ricotta e spesso profumati alla cannella. Una vera chicca che contraddistingue i dolci tipici del Carnevale romano!

Quale di questi dolci di Carnevale è tra i vostri preferiti?

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