L’Ottobrata romana

Visitare Roma ha sempre il suo fascino, perdersi fra le sue strade pittoresche e lasciarsi avvolgere dalla magia che lo caratterizza, fra botteghe storiche, panifici e l’animo verace di chi lo abita. Ma c’è un momento particolare dell’anno in cui la Capitale si risveglia con un’atmosfera unica, quando le foglie iniziano a cadere e l’aria diventa frizzante: è l’Ottobrata Romana. Scopriamo insieme, allora, tutte le curiosità e le tradizioni di questo periodo autunnale che cattura il cuore di turisti e locali.

Le origini dell’Ottobrata Romana

L’Ottobrata Romana ha radici profonde nella storia dei quartieri romani come Testaccio. L’Ottobrata romana è una tradizione nata per celebrare la vendemmia e la raccolta delle castagne ma nel corso degli anni è diventata una celebrazione più ampia della cultura romana. In passato, l’Ottobrata Romana non rappresentava soltanto un periodo favorevole dell’anno: era piuttosto un autentico rituale che richiamava le tradizioni degli antichi Baccanali, le festività pagane legate al ciclo delle stagioni e alla celebrazione del Dio del vino. Fino agli albori del Novecento, i romani celebravano con entusiasmo la fine della vendemmia durante il mese di Ottobre. Le giornate di giovedì o domenica mattina erano dedicate a gite “fuori porta”: i cittadini si dirigevano verso la campagna, prati, vigneti e frutteti per trascorrere il giorno all’insegna del divertimento, del buon cibo e dell’eccellente vino.

Giunti a destinazione, si beveva vino a volontà e si assaporavano i piatti tipici della tradizione romana, come gli gnocchi, la trippa e l’abbacchio. Si giocava a bocce, a ruzzola e si partecipava a giochi sociali. Tamburelli, chitarre e nacchere facevano da sottofondo mentre tutti si lasciavano trascinare nella danza del “saltarello,” una tipica danza popolare romana.

L’Ottobrata Romana era dunque una festa vivace e gioiosa, che catturava l’attenzione sia dei foresti che dei viaggiatori di passaggio. Perfino Giacomo Casanova ne ha scritto, descrivendola come una giornata straordinaria con un unico difetto: il tragitto da Roma a Testaccio era troppo breve per permettergli di passare tutto il tempo con le sue donne a bordo della carrettella, le tipiche carrozze di un tempo.

L’Ottobrata Romana: buon cibo, eventi e divertimento

Una delle gioie dell’Ottobrata Romana è il buon cibo e la condivisione. Lungo le strade, i banchetti di castagne arrostite emanano un profumo irresistibile e inconfondibile. In alto i calici con del buon vino novello, allora, perché l’Ottobrata romana è il periodo migliore per immergersi nelle tradizioni del luogo, assaggiare i piatti tipici come la porchetta, i supplì e concedersi un bicchiere, senza dimenticare i dolci tipici, come il ciambellone, biscotti e crostate di frutta. A questo si aggiungono eventi ed esperienze uniche, dai mercatini all’aperto che offrono oggetti artigianali e prodotti locali alle esibizioni musicali che trasformano le piazze in luoghi pieni di brio; è una festa che unisce residenti e visitatori in un’esperienza unica, dove la cultura, il cibo e la musica si fondono in un abbraccio caloroso. Per saperne di più su come vivere l’Ottobrata Romana contattaci e prenota il tuo soggiorno con Rome Trastevere Home, saremo lieti di aiutarti!

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